I lucchetti di ponte San Bartolomeo

«Che cosa ne pensi dei lucchetti?» domandò Iris speranzosa, osservando la moltitudine di lucchetti che ricopriva il ponte. Ormai lei e Matteo stavano insieme da due mesi e lei non vedeva l’ora di mettere il loro lucchetto lì, su quel ponte dove si erano incontrati la prima volta.
«Penso che siano la cosa più stupida a cui potessero mai pensare. Come possono, dei pezzettini di freddo metallo, rappresentare l’amore? L’amore, quello vero, assume diverse forme e sfumature, non si manifesta mai allo stesso modo. Non capisco come la gente possa credere che, scrivendo le loro iniziali su un lucchetto come questo e gettando la chiave nel fiume, il loro amore durerà per sempre.
Invece di fare una cosa così dannatamente idiota, perché non pensano piuttosto di piantare un albero? Ecco, credo che un albero possa rappresentare degnamente l’amore, perché l’amore è qualcosa di vivo, che cresce e muta con il tempo e nessuno sa mai come e in che modo si svilupperà. Sì, direi che è un esempio perfetto. Un albero può resistere alle tormente e al freddo dell’inferno e così anche l’amore, se abbastanza forte, è in grado di superare le avversità e gli ostacoli che la vita gli pone davanti. Non trovi anche tu?»
Iris lo guardò a bocca aperta, senza saper bene cosa dire. Matteo non era mai stato un ragazzo particolarmente loquace ed era la prima volta che si esprimeva in un modo così profondo e intenso. Iris annuì sorridendogli. Impossibile non dargli ragione.
Pensò di essere stata fortunata ad aver incontrato quel misterioso ragazzo. Anche se non parlava molto, Matteo riusciva sempre in poche parole a dire la cosa giusta e ad esprimerle nel suo silenzio l’amore che provava per lei.
«Penso tu abbia ragione» sussurrò lei abbracciandolo.
Si avviarono verso il loro bar preferito e mentre si apprestavano ad entrare, Iris, senza farsi notare da lui, mise la mano in tasca e gettò il lucchetto nel cestino. Non aveva bisogno di un frivolo lucchetto per ricordare a se stessa che amava quel ragazzo più di ogni altra cosa al mondo.​

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